Un percorso per avvicinarsi ad un'altra grande arteria del mondo romano: l'antica via Latina. Ancora visibile e ben conservato un tratto della pavimentazione originaria fiancheggiata da importanti monumenti funerari, all'interno dei quali si possono ammirare decorazioni in stucco e in affresco di eccezionale valore
Da Casal Rotondo a Frattocchie
Tempo di percorrenza: 1 ore 30 minuti
Lunghezza: 7,8 km
Una passeggiata tra i monumenti della Regina viarum nel suggestivo paesaggio della campagna romana. E' qui che la strada presenta recinzioni laterali di tipo agricolo. La vista spazia sulle grandi tenute dell'Agro Romano, fino ai Castelli Romani. Si oltrepassano i confini di Roma per entrare in quelli dei Comuni di Marino e Ciampino.
Da Cecilia Metella a Casal Rotondo
Tempo di percorrenza: 1 ore 30 minuti
Lunghezza: 4,3 km
A piedi o in bicicletta per un contatto diretto con la civiltà romana attraverso i monumenti della "Regina Viarum": la sequenza ininterrotta dei sepolcri delle più varie tipologie, la più estesa villa del suburbio romano, la villa dei Quintili al V miglio ed il più grande sepolcro circolare della via Appia, Casal Rotondo al VI miglio.
Parco degli Acquedotti
Tempo di percorrenza: 2 ore 30 minuti
Lunghezza: 3 km
Stretta tra i quartieri di Cinecittà e Quarto Miglio si estende un'area verde di 15 ettari residuo di un tratto di campagna romana che originariamente raccordava i Colli Albani e le porte della città. Qui sorgevano ben 6 degli 11 acquedotti che rifornivano l'antica Roma. A questi si aggiunge l'Acquedotto Felice, costruito in epoca rinascimentale dal papato e ancora oggi impiegato per l'irrigazione.
Valle della Caffarella
Tempo di percorrenza: 2 ore
Lunghezza: 3,7 km
Nella valle della Caffarella si specchia la storia di Roma, della città e della cultura, delle genti che l'hanno popolata e del territorio nel quale si sono insediate. Situata a ridosso delle Mura Aureliane e compresa fra due direttrici dell'antichità, la via Latina e la via Appia, la valle fu teatro di miti e leggende forse suggeriti dai morbidi rilievi che ne fanno un confine naturale, certo dalla presenza dell'Almone, piccolo affluente del Tevere, dai romani ritenuto fiume sacro sin dai primordi.